Mental Coach: motiviamo quei bestioni dei rugbisti

PANORAMA – 7 giugno 2007

Mental Coach: motiviamo quei bestioni dei rugbisti

Alla vigilia dei match incoraggerà i rugbisti a immaginare la partita, dal tragitto per arrivare allo stadio alle varie fasi del gioco, fino alla vittoria. “Serve a creare un automatismo, quando saranno in campo la mente tenderà a replicare l’atteggiamento vincente”.

Marco Valerio Ricci, 34 anni, valdostano trapiantato a Roma, è appena diventato il Mental Coach (“preparatore mentale”) della Nazionale di rugby, la prima a dotarsi di un motivatore ufficiale.

Primo incarico: la tournée di questi giorni in Uruguay e Argentina che servirà a creare il feeling tra coach e giocatori in vista dei Mondiali di settembre.

“Presidente dell’Accademia dei Coach, studi di neurolinguistica e di coaching negli Usa, Ricci è stato ufficiale degli alpini, esperienza che gli ha “insegnato il valore della fatica e della ricerca dei risultati”.

Oltre ad aver seguito calciatori e sciatori, lavora come motivatore di manager di Tiscali, Tele2, Cisco System. Niente ponti tibetani da oltrepassare, né carboni ardenti su cui camminare, metodi superati.

Nelle sedute Ricci spingerà i rugbisti a “pensare produttivo” anziché solo positivo e a concentrarsi sul rapporto tra mente e corpo. Non esclude l’ipnosi.