Coaching: Persone & Conoscenze – Il futuro della formazione

PERSONE & CONOSCENZE – aprile 2009

Il futuro della Formazione

Il Coaching è una realtà che si sta affermando con grande vigore in Italia.

Abbiamo cercato di comprendere le peculiarità di questo strumento che le aziende richiedono sempre più frequentemente. Integrare aspetto mentale e corporeo: “Il Coaching ha introdotto una grande innovazione – afferma Marco Valerio Ricci, presidente dell’Accademia dei Coach – Ora è considerato uno standard e una best practice.”

Il coaching ha un approccio di tipo formativo e guarda alle persone come individui che vanno allenati. Parte quindi dall’allenamento ed è in grado di rispondere alle precise necessità della persona. Questo spiega la grande richiesta degli ultimi anni.

Inoltre ai manager si richiede la capacità di trasmettere l’approccio verso le tecniche del coaching in azienda. All’immagine del capo direttivo si sostituisce quella del manager come gestore di persone e allenatore che guida i dipendenti a dare il masimo in funzione degli obiettivi aziendali. Questo è un aspetto importante che interessa molto le imprese. Il nostro approccio al coaching utilizza anche la Programmazione Neuro Linguistica, una metodologia che, attraverso strategie e modelli di valutazione, permette di creare modalità di comunicazione e di interazione che aiutano il raggiungimento di questo obiettivo.

La Pnl è uno strumento. Non motiva le persone. Offre stumenti e modelli linguistici per strutturare strategie mentali tese al raggiungimento di ottimi risultati.

Noi ci occupiamo moltissimo di dinamiche lavorative e di comunicazione interna e attraverso la Pnl otteniamo risultati più efficaci. Inoltre utilizziamo un approccio che coinvolge il corpo, che spesso non segue quanto recepito mentalmente.

Strutturiamo quindi sessioni specifiche in cui si svolgono movimenti volti a liberare i blocchi mentali che si riflettono nella postura della persona.

La memoria emotiva, che porta una persona ad assumere posizioni sbagliate, non può essere vinta volontariamente. Ci sono approcci legati ai movimenti che permettono di liberarla. Attraverso questi movimenti mirati di percezione è possibile strutturare ancora più in profondità le esigenze dell’azienda. Questo è un approccio estremamente innovativo in Italia. In ambito aziendale si è ancora molto legali all’idea della formazione classica o dell’outdoor che deve essere avventuroso.

Il nostro è un approccio che fa sentire le persone maggiormente coinvolte perché integra l’aspetto mentale con il corporeo. Alcune aziende all’inizio si mostrano un pò perplesse, ma i risultati positivi fugano ogni dubbio.”